Senza gli Incentivi 4.0, la maggior parte delle aziende italiane fermerebbe gli Investimenti
Nel panorama industriale italiano, il sostegno governativo tramite il Piano Transizione 4.0 ha dimostrato di essere un pilastro fondamentale per incentivare gli investimenti nel settore manifatturiero.
Uno studio recente dell’Osservatorio Mecspe ha rivelato dati sorprendenti: senza gli incentivi previsti da questo piano, oltre il 60% degli imprenditori avrebbe ridotto significativamente o addirittura rinunciato agli investimenti. Ciò sottolinea l’importanza cruciale di tali misure per il mantenimento e lo sviluppo della competitività e dell’innovazione nel settore.
Il III° quadrimestre 2023 ha visto la presentazione di questi dati all’inaugurazione della 22ª edizione di Mecspe, evidenziando non solo il successo del Piano Transizione 4.0 ma anche l’apertura verso il futuro con il Piano Transizione 5.0. Quest’ultimo promette di estendere ulteriormente le possibilità di innovazione, includendo specificatamente il tema della transizione energetica.
Gli incentivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) hanno permesso alle imprese di investire in trasformazione digitale, ricerca e sviluppo (R&D), formazione e sostenibilità. Il 63% degli imprenditori ha affermato che, senza questi incentivi, gli investimenti sarebbero stati minori o nulli, sottolineando la loro importanza per il miglioramento della produttività, dell’equipaggiamento tecnologico e delle condizioni di lavoro.
Un aspetto fondamentale emerso è la predisposizione delle aziende italiane verso l’innovazione sostenibile. Il 44% delle imprese si considera abbastanza o molto sostenibile, con un aumento anche delle aziende che misurano la propria impronta di CO2. Questo orientamento verso l’ESG (Environmental, Social, and Governance) rappresenta un passo significativo verso l’industria 5.0, dove la sostenibilità diventa un pilastro fondamentale.
La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale (IA) stanno anch’esse giocando un ruolo cruciale nella trasformazione del settore. La maggioranza degli imprenditori vede l’IA come un fattore di beneficio, con una percentuale significativa che ha già introdotto o intende introdurre tale tecnologia nelle proprie aziende.
Nonostante le sfide geopolitiche e le incertezze internazionali, il settore manifatturiero italiano mostra una resilienza e un’ottimismo notevoli. L’impegno del governo, evidenziato dalle parole di Valentino Valentini, Viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e la collaborazione con eventi come Mecspe, dimostrano un forte supporto verso le imprese. L’obiettivo è quello di aumentare la competitività e facilitare investimenti necessari per un’economia più verde e digitalizzata.
In conclusione, il successo del Piano Transizione 4.0 e le aspettative verso il 5.0 offrono una visione ottimistica per il futuro del settore manifatturiero italiano. La transizione verso un’industria più sostenibile e digitalizzata non solo risponde alle sfide attuali ma pone le basi per un’economia resiliente e innovativa. Gli energy manager e gli imprenditori sono chiamati a sfruttare queste opportunità, guidando il cambiamento verso un futuro più sostenibile e competitivo.