Innovazione verde: nasce Ergeva, l’hub agrotecnologico dedicato alla Ricerca e Sviluppo
Energia rinnovabile e biotecnologie al centro del nuovo polo scientifico a San Lorenzo in Campo (Pesaro e Urbino), tra pannelli solari e coltivazione di microalghe
In una mossa audace verso la sostenibilità e l’innovazione, le società di ingegneria fanesi Enereco ed Esatech hanno intrapreso un progetto rivoluzionario nell’area dell’ex Aquater a San Lorenzo in Campo. Il nuovo centro, denominato Ergeva, si propone come un hub agrotecnologico avanzato, focalizzato sulla ricerca e sviluppo in ambito agrivoltaico e biotecnologico. Su oltre 5 ettari di terreno, questo sito si prefigge di diventare un punto di riferimento per l’innovazione verde, combinando la generazione di energia rinnovabile con la ricerca scientifica avanzata.
La collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche ha già dato avvio alla fase di ricerca e sviluppo, comprendendo un progetto di dottorato cofinanziato anche da università europee. Questo impegno accademico mira a esplorare le potenzialità delle microalghe, organismi promettenti per applicazioni nel settore farmaceutico e alimentare, oltre che per la loro capacità di contribuire alla sostenibilità ambientale.
L’hub Ergeva si distingue non solo per la sua attenzione alla ricerca e sviluppo ma anche per l’integrazione di tecnologie energetiche rinnovabili, come dimostra l’impianto agrivoltaico in progettazione. Questo impianto non solo produrrà energia pulita, ma lo farà in sinergia con coltivazioni agricole sostenibili, posizionate strategicamente al di sotto dei pannelli fotovoltaici. Coltivazioni di melograni, ciliegie e fagiolini si alterneranno sotto l’ombra dei pannelli, in un perfetto esempio di come l’innovazione tecnologica possa coesistere armoniosamente con la pratica agricola tradizionale.
Mentre l’hub attende l’esito del bando europeo “Ricerca e sviluppo per innovare le Marche”, al quale ha partecipato con una cordata di PMI innovative, i lavori di recupero e riqualificazione dell’area sono già in corso. Gli interventi includono il ripristino della recinzione e l’aggiornamento dei sistemi di videosorveglianza, segno tangibile dell’impegno verso la sicurezza e l’efficacia operativa dell’hub.
Con il completamento delle autorizzazioni a luglio 2023 e l’acquisto del terreno ad agosto, il polo scientifico e tecnologico di Ergeva è previsto per entrare in funzione entro il 2024, promettendo di diventare un catalizzatore per attrarre talenti italiani e internazionali, creare posti di lavoro qualificati e sviluppare soluzioni tecnologiche innovative.
In conclusione, Ergeva rappresenta un esempio eccellente di come la ricerca e sviluppo possano guidare la transizione verso un’economia più verde e sostenibile. Il progetto evidenzia l’importanza di investire in tecnologie innovative e di collaborare con istituzioni accademiche per promuovere una trasformazione che sia sia ecologica che economica. Energy managers e professionisti del settore sono invitati a seguire da vicino gli sviluppi di questo hub promettente, che si preannuncia come un punto di svolta nel panorama energetico e tecnologico italiano.